La via Traiana, nell’antichità, congiungeva Beneventum con Brundisium, attraverso Canusium, urbs florida e potente delle terre di Apulia e del Mezzogiorno d’Italia. Lungo il tratto di strada della via Traiana, in agro di Canosa, sono oggi ancora visibili e visitabili testimonianze monumentali che fotografano quella che fu la civiltà e la potenza economica della città. Provenendo dalla città di Cerignola, ci si imbatte nel fiume Ofanto attraversato dell’Antico ponte romano, nel mausoleo Bagnoli, nel Mausoleo Barbarossa, in Torre Casieri e nell’Arco onorario. Il Ponte romano, a tre chilometri dal centro abitato, è costituito da quattro grosse pile di diverse dimensioni, composte da blocchi squadrati in opera isodoma, munite di speroni triangolari e pigne piramidali sia a monte che a valle, che si prolungano fuori dai piani verticali tangenti il ponte, in modo da infrangere la corrente del fiume. Ai piedi del ponte vi è una passerella in cemento costruita nel periodo della seconda guerra mondiale, per consentire il passaggio ai cingolati. La datazione è tra la fine del I ed il II secolo, tra la sistemazione della via Traiana, la deduzione della colonia di Antonino Pio ed un restauro in età severiana. Esso ha subito nel corso dei secoli numerosi interventi di restauro e manutenzione: fu, specificamente, restaurato nel Medioevo, nel periodo dell’amministrazione del Regno di Napoli dal Vanvitelli e nell’immediato dopoguerra.